Domenica 4 Settembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Oggi incomincerò, con voi che mi seguite, un ritiro spirituale d’una quarantina di giorni guidato da Santa Teresa di Calcutta.
Quando le ho chiesto se poteva, mi ha subito detto di sì, ma con un compromesso: “Io non ho tempo né per predicarvelo (ho troppo da fare a star dietro ai miei poveri ed essi hanno sempre la precedenza su tutti), né di mandarvi ogni giorno una paginetta scritta; però vi manderò una frasetta di poche parole che tu, don Antonio, commenterai per me. Mi fido di te, ma bada di non esagerare. Un po’ di prudenza non guasta mai. Giudizio dunque e buona fortuna. Vi seguirò da quassù. Ed ecco, puntualissimo, il primo pensierino.Vale un tesoro.
“Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle”.
Mi son venute in mente mille situazioni vissute: maldicenze bisbigliate, telefonate senza fine, ore e ore passate a chiacchierare di niente e mi son detto: “Dio mio! Potrai mai perdonarci tutto il tempo perduto a mormorare, raccontare, ascoltar voci inutili, oziose, maliziose, cattive, maligne, ipocrite… a fare i dispiaciuti, gli scandalizzati, i moralisti, i censori, mentre sapevamo bene che nell’ascoltare e nel dire quelle cose noi ci guazzavamo, godevamo fino ad aumentare la dose, se la persona che avevamo preso di mira ci era anche solo un po’ antipatica, o ne avevamo invidia; e che soddisfazione nel vedere che invece anche lei era come me, anche peggiore di me!
Che se un po’ di quel tempo l’avessi dedicato a confortare, ad aiutare, ad assistere qualcuno che non ha chi lo guarda o gli tiene compagnia, sai quanti meriti avrei guadagnato per questa e per l’altra vita?
Per tutto quel tempo buttato, Santa Teresa, io oggi chiedo perdono e che la tua benedizione ci preservi tutti dal cadervi ancora.
Don Antonio