Domenica 25 Dicembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Chi mi dicesse stasera “e anche quest’anno il Natale è passato”, io me lo mangerei vivo. Poi magari sputerei gli ossi e i capelli.
“Ma come?” gli direi: è appena cominciato e tu lo vuoi già archiviare come fosse tutto finito, mentre siamo solo all’inizio?”.
Perché così è in verità. Noi siamo andati a Betlemme a vedere che cos’è accaduto e abbiamo visto il neonato Gesù, e con lui sua Madre, Maria, e Giuseppe, colui che tutti credevano essere suo padre.
Abbiamo anche sentito gli Angeli cantare quel serafico coro: “sulla terra pace agli uomini che il Signore Dio ama”. E quanto ci ama l’abbiamo imparato solo molto più tardi, quando Lui era già un Profeta, e la gente gli andava dietro per giorni, vogliosa solo di vederlo e sentirlo parlare e vedergli fare magari qualche miracolo che non guasta mai!
Ma “gli altri” fecero presto a capire che era un uomo pericoloso per il sistema, per l’establishment, che è quello che crea tutti i disastri del mondo, ma che guai se qualcuno lo tocca, ché allora dovrà fare i conti con Lui, con Sua Maestà l’Establishment. Ricordate? “Tu sei re” e lui, ingenuo: “Tu l’hai detto”. E allora “devi morire perché ti sei fatto Cesare” mentre sei solo un povero illuso. E allora Kaputt! Ma quel sangue di martire innocente fu seme di milioni, di miliardi di altri discepoli e imitatori martiri essi stessi.
Ecco perché dico che col Natale non è finito proprio niente. È solo incominciato tutto. E come per Lui, così anche per noi che diciamo di credere in Lui, ma che in realtà crediamo solo a noi stessi che guai chi ci tocca.
E con ciò vi do la buonanotte e la mia benedizione.
Don Antonio