Domenica 18 Settembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Così ha scritto Madre Teresa di Calcutta,
la Santa più santa del XX secolo.
 
«Signore, quando ho fame, dammi qualcuno
che ha bisogno di cibo;
«quando ho sete, mandami qualcuno
che ha bisogno di una bevanda;
«quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
«quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
«quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro; ecc.».
 
Se le parole hanno un senso,
ciò che abbiamo appena letto sarebbe cosa tale da cambiare il mondo da un giorno all’altro,così:
«E fu sera e fu mattina: il nuovo mondo».
Purtroppo tanta velocità di conversione rimane un sogno; anzi è assai più probabile che avvenga esattamente il contrario: che il mondo aumenti ancora la sua capacità e velocità di corruzione e di perversione, se appena appena le previsioni dei sociologi si avvereranno.
Non è così ogni giorno, stando alle notizie di cronaca? Non stiamo forse assistendo, del tutto impotenti, allo sfascio delle famiglie, alla fuga dei giovani dalla Chiesa, alla mascolinizzazione di ragazzine, ragazzette, ragazzotte e giovani donne, in una gara tra loro per l’autonomia dalla famiglia dai genitori dalla scuola e dalla religione, nella loro corsa verso la piena emancipazione dell’ex gentil sesso, che di gentile ha ormai ben poco, basta sentirle parlare e guardare come si vestono.
“Don Antonio sei vecchio!”, mi par di sentirmi gridare dietro. E anagraficamente è vero, non c’è dubbio. Quanto alle idee, ci son di quelle che non invecchiano mai e ce ne sono altre che non arrivano mai a maturare e a diventare ricette utili per il futuro. In queste condizioni non ci resta che piangere diceva un simpatico film. E a me non resta che pregare e sperare. E benedirvi tutti per una buonanotte e per una vita migliore.
Don Antonio