Bella la frase……………


 
Bella la frase propostaci da Giorgio stamattina
nel “Pensiero del giorno”:
“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta” (Martin Luther King).
Verità sacrosanta, per coerenza alla quale il martire profeta Martin Luther King fu capace di spendere sé stesso fino a dare la sua vita. Una vita offerta sull’altare di un sogno che, grazie al suo sacrificio s’è già in buona parte realizzato. Ricordate? I have a dream: «Io ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva appieno il vero significato del suo credo:… che tutti gli uomini sono stati creati uguali». Proprio a causa di quel sogno “il sognatore” è morto, ma il suo sogno ha già portato grandi frutti e più ne porterà. Mi commuove l’idea che ai suoi funerali la grande cantante Mahalia Jackson, nera come lui, gli cantò la canzone a lui più cara: “Prendimi per mano, mio adorato Signore”. E tu lo prendesti davvero per mano!
King si era preparato da sempre a questa fine. Non che lui lo desiderasse (a King piacevano sia la vita sia le gioie della vita), ma aveva fatto la sua scelta: “nulla vale più del mio ideale”.
Certo non fu per lui “conveniente” sfidare il razzismo degli Stati del Sud, dove poi fu ucciso. Né per J. F. Kennedy sfidare le mafie e le lobbie americane che lo attesero a Dallas; né lo è stato per il vescovo di San Salvador, Oscar A. Romero, che gli squadroni della morte uccisero nella sua cattedrale mentre diceva Messa.
Chi ha paura non farà mai la storia. E per chi ha la schiena diritta e la spina dorsale ben salda, è più difficile chinarsi in un inchino che lasciarsi cadere a terra colpito da un proiettile o da una coltellata.
Nella mia inutilissima vita, questa è stata anche la mia regola, sia in parrocchia, sia nella Chiesa. Non ho mai detto sì, quando ero convinto di dovere dir NO, accadesse quel che accadesse. Non me ne sono mai pentito.
Come non mi pentirò mai d’aver preso l’abitudine di benedirvi tutte le sere. Come farò anche stasera.
Don Antonio