A Maria.


Maria! Lascia per oggi che io mi sieda in silenzio.
davanti a te, sulla terra, a contemplarti,
mentre tra le tue dita scorre il filo che fornirà al tuo bimbo
un abitino per i suoi giochi innocenti.
Resto come sospeso in un incanto che non è
di questo mondo.
“È un mondo nuovo, una terra vergine
che si offre allo sguardo e mi disvela orizzonti infiniti,
insospettati. Un’emozione nuova, profondissima, intensa.
una giornata di sole
una sorgente di luce
una fonte freschissima
un fragor di cascata
una brezza leggera
un riflesso di cielo,
un fremito di fronde nel bosco.
un rapido battito d’ala,
un sospiro
un pensiero
un trepido sguardo… Maria!”
Continua il tuo lavoro, ti prego, Madre Maria:
lasciami restare ancora un poco qui, a contemplarti… A bearmi di te!
E intanto benedicimi e con me tutti quelli per i quali io ti scrivo
queste parole amanti. AVE MARIA!